SETTORE jeet kune do

 

Responsabile Nazionale Settore: Fabio Ciapponi

Jeet kune do è un arte marziale, sviluppata Bruce Lee negli anni sessanta. “Jeet kune do” significa letteralmente tradotto dal Cantonese: “via dal pugno che intercetta”. Bruce Lee ha sviluppato questa arte marziale perché credeva che le arti marziali classiche non fossero abbastanza pratiche.

Il jeet kune do è un’arte marziale non classica e non tradizionale con una solida base di wing chun kung fu, scherma, boxe occidentale e studi e tecniche, tra gli altri, di judo, taekwondo, savate, jujitsu, muay thai eccetera. Basato sui principi di semplicità, realtà e individualità. Il jeet kune do è privo di rituali e aspetti sportivi ed è stato sviluppato principalmente da Bruce Lee per difesa personale per la strada.

Contrariamente alla credenza popolare, il jeet kune do non è uno sport, ma un allenamento di resilienza. Dopo che le tecniche di base e gli aspetti tecnici sono stati trattati allo studente, il jeet kune do consente allo studente di collegare le migliori tecniche alle arti marziali e di svilupparle ulteriormente.

L’intercettazione è una delle tecniche del jeet kune do. Bruce Lee ha scoperto che invece di bloccare l’attacco dell’avversario e lanciare un contrattacco, dovresti intercettare immediatamente l’attacco. Il nome di jeet kune do (“lontano dal pugno che intercetta”) deriva da questa tecnica.

Nel jeet kune non vengono insegnate forme (kuens o kata). Bruce Lee vedeva la pratica delle forme come inutile, perché sentiva che la vera lotta non segue schemi fissi, ma piuttosto ha un ritmo spezzato. Invece, fanno molto sparring nel jeet kune do.

Troviamo l’aspetto straordinario del jeet kune do nella sua semplicità. Jeet kune do è l’espressione semplice e diretta dei sentimenti personali, con un uso minimo di movimento ed energia. Una famosa citazione di Bruce Lee sul jeet kune do recita:

Svuota la tua mente. Sii informe, informe come l’acqua.

Ora, metti l’acqua nella tazza, diventa una tazza; mettilo in una teiera, diventa una teiera. Ora l’acqua può scorrere o schiantarsi.

Sii acqua, amico mio.

Responsabile Nazionale Settore: Fabio Ciapponi

Istruttori Formati:

Vitari Gabriele                                                                                    Moreno Bertuzzi

     

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